expo

Dopo un periodo improntato alla sperimentazione di materiali e alla ricerca cromatica, approdo, quasi per paradosso, al non colore.

Il non colore o il bianco come desiderio esistenziale, quasi un sacco placentare dove poter camminare liberamente, incidere solchi e lasciare segni di un passaggio.

Così l’utilizzo di materia usata (fili di ferro di vigne dismesse, sacchi di tela, terra, ecc.) cui dare nuova vita e una ritrovata dignità.

Questa esigenza di semplicità e di chiarezza traspare in tutta la sua evidenza e si pone in contrasto con la complessità del vivere d’oggi.

Nessun tecnicismo si nasconde dietro un messaggio quasi arcaico, che sa di terra e di materia e che invita l‘ignaro osservatore verso una suggestione intima, lasciando fluire, libero ed incontaminato, il ricordo e l’inquietudine del proprio io.

Nato a Torrecuso nel 1965, vivo ed opero a Benevento.